Ischia è un’isola che può offrire sia mare e spiagge sabbiose, che terme, montagna, cultura. Solo chi non c’è mai stato può pensare di riuscire a scoprirla tutta in breve tempo. In realtà è molto meglio organizzarsi, anticipatamente, progettando una serie di tappe di un itinerario di viaggio, anche se di un solo week-end, che possa far conoscere almeno gli aspetti salienti delle tante bellezze ischitane. E allora è meglio sapere prima di partire cosa vedere a Ischia in un fine settimana. Di seguito c’è una lista dei principali luoghi di interesse da visitare assolutamente quando si intende trascorrere una breve, ma intensa e soddisfacente, vacanza sulla cosiddetta isola verde.

Castello Aragonese e Cartaromana

La prima cosa da vedere è sicuramente il Castello Aragonese, l’emblematica fortezza eretta sull’isolotto del borgo di Celsa, la frazione marinara da attraversare (e sarà un piacere) prima di scorgere l’isola di marea resa ancora più imponente e spettacolare dal castello. Ci troviamo a Ischia Ponte, e da qui d’estate è d’uopo prendere un taxi boat per la baia di Cartaromana, dove ci sono sia l’omonima spiaggia che gli scogli di Sant’Anna. Prima di salire a bordo, se volete un’alternativa agli ottimi ristoranti della zona, potrete anche farvi confezionare un panino da Boccia, il miglior panificio isolano, e vedere così uno dei più famosi dei tanti negozi di prodotti tipici della zona. Il consiglio è quello di non fermarsi sulla spiaggia di Cartaromana, alquanto piccola e di solito piuttosto affollata, ma di proseguire via terra, al ritorno nel borgo, verso il sud dell’isola.

Sant’Angelo, Maronti e Sorgeto

La tappa successiva, immancabile, è a sud: l’antico borgo di pescatori di Sant’Angelo, nel comune di Serrara Fontana, è oggi una lussuosa località turistica, impreziosita dalla torre rocciosa a forma di carapace, dalla piazzetta e dai vicoletti panoramici. Il piccolo, esclusivo porto offre anche un servizio alla portata di tutti: il taxi boat per i Maronti, a Barano d’Ischia, che vi può condurre via mare sulla spiaggia più lunga dell’isola; ma anche, sul versante opposto, nella baia di Sorgeto, a Panza, dove l’acqua termale naturale, bollente, sgorga a mare nelle vasche di scogli raggiungendo godibili temperature. Di ritorno, si può andare nella contrada serrarese del Ciglio, alle pendici del Monte Epomeo; qui, è da vedere il ristorante scolpito nella pietra verde a forma di arca che si erge al centro del paesaggio di campagna dominato dai vigneti. In zona ci sono anche altri piccoli ristoranti, dove oltre a servire il vino del territorio, cucinano il verace e genuino coniglio all’ischitana, il re della gastronomia locale.

Giardini Poseidon e Citara

Sono senz’altro imperdibili i Giardini Poseidon, il parco termale dove trascorrere una giornata all’insegna del benessere totale. Sono presenti piscine con acqua termale a diverse temperature, sauna, idromassaggi, percorsi Kneipp, possibilità di trattamenti olistici, rilassanti ed estetici. Il contesto è costituito da piante e fiori che occupano buona parte dei sei ettari di superficie del parco, che arriva fino al mare e include anche una spiaggia. Siamo nella baia di Citara, sul versante occidentale dell’isola, dove, sul litorale sabbioso più lungo del comune di Forio, ci sono diversi stabilimenti balneari come anche ampi tratti liberi.

Torrione e Chiesa del Soccorso

A Forio il tramonto è spettacolare: vale la pena godersene uno, magari dopo un aperitivo sul lungomare, dove non si potrà fare a meno di vedere il Torrione, il simbolo di quello che è uno dei sei comuni dell’isola d’Ischia. L’antica torre anti-saracena, ubicata tra il lungomare e il corso principale, può essere ammirata a distanza ma anche vista più da vicino, in uno dei vicoli del centro storico, magari prenotando una visita guidata nel Museo Civico dove sono custodite le sculture di Giovanni Maltese. Anch’essa visibile da lontano, la Chiesa del Soccorso risalta inevitabilmente sul paesaggio foriano non solo per il bianco brillante ma anche per la posizione sul litorale. Avvicinandosi, si scoprirà la semplice bellezza dell’interno della chiesa, ma soprattutto quella del piazzale e del terrazzo sul mare che la circonda.