Il Venezuela è un universo esotico fatto di foreste, spiagge meravigliose e ancora incontaminate e città grandi e dispersive, a volte violente ma coloratissime. Non sono molti quelli che possono spingersi fin quaggiù, eppure un tempo questo Paese e la sua capitale Caracas erano una calamita per migranti di ogni parte del mondo. Si guadagnava tanto e bene con gli investimenti terrieri e petroliferi in questa zona e molti italiani hanno tentato qui la fortuna.

Oggi i loro figli e nipoti vengono in Venezuela per cercare l’avventura. E l’avventura comincia all’aeroporto internazionale Simon Bolìvar di Caracas. La necessità di un aeroporto qui fu dettata direttamente dall’aviatore Charles Lindbergh e la Pan-Am, compagnia aerea statunitense, fu la prima a puntare su di esso. Gli americani hanno da sempre usato e sfruttato il Venezuela, per affari e commerci di ogni tipo, e già nel 1945 un collegamento diretto con questo Paese era fondamentale per i loro piani.

Grazie a questi interessi di stato, però, la capitale del Venezuela oggi ha uno scalo attivo e moderno e in continuo sviluppo. Tra il 1952 e il 1970 l’aeroporto si aprì al traffico intercontinentale e venne costruito un secondo terminal. Il progetto odierno è di espandere ancora di più la capacità della stazione aerea sebbene la grave crisi che ha colpito il Venezuela negli ultimi anni abbia frenato molti piani e ridimensionato, anziché ingrandire, le strutture.

Come funziona l’aeroporto di Caracas

Situato a soli 20 km da Caracas, nella cittadina di Maiquetìa di cui portò il nome per molti anni, l’aeroporto internazionale Simon Bolìvar è dedicato al famoso rivoluzionario sudamericano che era nato proprio in Venezuela. Si tratta di un aeroporto importante per smaltire il notevole traffico interoceanico che connette il Sud America a Europa e Asia, ma negli ultimi tempi a causa della crisi economica troppi disagi hanno limitato i voli su questo scalo. Di norma, l’aeroporto serve i voli per il Venezuela, per il continente americano e in particolare per il Sud America.

Ogni anno transitano dal Simon Bolìvar circa 5-8 milioni di passeggeri, per lo più sudamericani e nordamericani, sebbene il numero di europei in arrivo sia in crescita. Lo scalo venezuelano possiede due terminal passeggeri e un terminal commerciale e due lunghe piste. Entrambe le piste sono lunghe più di 3 km e la più lunga misura 3.610 metri.

Il Terminal 1 è quello riservato ai voli nazionali, esiste da sempre e fu soltanto ampliato nel corso degli anni Cinquanta del secolo scorso. Si dovette attendere però il 1983 prima di vedere, attivo e realizzato, un secondo terminal dedicato ai voli intercontinentali, il Terminal 2. Sono in progetto da anni ormai altri due terminal per smaltire il lavoro del secondo, ma la crisi ne ha frenato i lavori. Rimane invece attivo il terminal riservato ai voli commerciali e ai cargo.

Le compagnie aeree che più usano questo scalo sono la nuova compagnia di bandiera venezuelana, Convisa, che qui ha sede legale insieme alle compagnie Laser, Transcarga e Solar Cargo. Atterrano e partono ogni giorno dal Simon Bolìvar i vettori internazionali: Aeromèxico, Aerolinas Argentinas, Alitalia, Delta, LATAM, Lufthansa ma anche Air France e Iberia. I collegamenti con l’Italia sono assicurati da Air France e Iberia con Roma Fiumicino – due scali.

Il codice di questo aeroporto è CCS.

Servizi offerti dall’aeroporto di Caracas

Impossibile visionare l’esatto numero e collocazione dei servizi passeggeri a causa della mancanza di informazioni dal sito ufficiale dell’aeroporto. Da quel che si sa dal resoconto dei passeggeri, il Simon Bolìvar fornisce i servizi base come ristorazione, bar, dutyfree, sale di attesa, oggetti smarriti e presidio medico ma è carente di altre comodità presenti altrove – per esempio il wi-fi gratuito è presenre solo nelle sale di attesa VIP.

Sono previste assistenza ai disabili, sale di attesa per famiglie e stanze per le mamme che allattano; banche e cambiavalute non mancano come sono presenti anche gli autonoleggio. Per dormire, dentro l’aeroporto è presente l’hotel Eurobuilding Express, e nelle immediate vicinanze le strutture Marriott, Miramar, Ole Caribe alcune delle quali si trovano a ridosso della vicina spiaggia.

Collegamenti da e per l’aeroporto

Ogni 40-50 minuti dall’aeroporto Bolìvar partono per Caracas gli autobus della linea UACAM che sono autorizzati insieme a poche compagnie di taxi. A tal proposito fate attenzione e informatevi bene prima di prendere una di queste auto.

I taxi sono il mezzo più sicuro per arrivare a destinazione senza fastidi, ma sono più cari e soprattutto ci sono decine di abusivi che si spacciano per tassisti e vi possono truffare… o peggio. Imparate a riconoscere le compagnie giuste, quindi. Fidatevi solo di chi fa riferimento a Corporaciòn Anfitriones oppure della compagnia Taxitocaracas.

Caratteristiche particolari dell’aeroporto di Caracas

L’aeroporto Simon Bolìvar di Caracas ha preso molto sul serio il problema sicurezza, dopo gli attentati americani dell’11 settembre 2001. Da quell’anno infatti molti fondi sono stati indirizzati a rendere questo scalo sicurissimo, perfino con l’aggiunta di una complessa e modernissima “area immigrazione” nella quale i controlli sono severissimi e lunghi.

Forse l’aeroporto più cinematografico del mondo, prima che entrassero in vigore le rigide norme antiterrorismo del 2002 il Simon Bolìvar consentiva che si girassero film – venezuelani e stranieri – dentro il proprio perimetro. Compare infatti in due film (uno francese) e in numerose scene di telenovelas!